sabato 16 maggio 2009

ELOGIO ALLA COPPA DEL NONNO

Carissimi lettori
In questo uggioso pomeriggio di maggio vorrei soffermare il mio e il vostro pensiero suun gelato che in questo periodo è preso d’assalto soprattutto dalla tv; il gran soleil al gusto di cappuccino
Avevo già provato quello al caffè che reputavo troppo forte per il mio sofisticato palato (che è come dare dello schizzinoso ad un tritarifiuti) ma mentre facevo la spesa presa da un vortice di pazzia dell’acquisto ho infilato nel carrello due confezioni di questo gustoso chiudipasto. Ho seguito rigorosamente le istruzioni che obbligano ad agitare e lasciare riposare in freezer per tutta la notte (soprattutto se voi come me e come gli chef del gran solerir fate spesa al sabato) ed ora eccomi qua a distanza di una settimana a provarne il sapore.
Devo dire che è molto buono; la confezione è accattivante anche se difficile da aprire, la grammatura in gelato non vale il prezzo nello scontrino in fatto di quantità ma è veramente è senza ombra di dubbio buono.
Però permettemi un appunto: siamo nell’era in cui non si va più a mangiare il pranzo ma il brunch, una cosa non è più morbida ma soft, non abitiamo più in un monolocale ma in un loft però voi signori della ferrero non chiamatelo gran soleil ma semplicemente ciò che è: una buonissima e intramontabile COPPA DEL NONNO.

giovedì 14 maggio 2009

SE UN BAMBINO...

Se un bambino vive nella critica
impara a condannare.

Se un bambino vive nell’ostilità
impara ad aggredire.

Se un bambino vive nell’ironia
impara ad essere timido.

Se un bambino vive nella vergogna
impara a sentirsi colpevole.

Se un bambino vive nella tolleranza
impara ad essere paziente.

Se un bambino vive nell’incoraggiamento
impara ad avere fiducia.

Se un bambino vive nella lealtà
impara la giustizia.

Se un bambino vive nella disponibilità
impara ad avere fede.

Se un bambino vive nell’approvazione
impara ad accettarsi.

Se un bambino vive nell’accettazione e nell’amicizia
impara a trovare l’amore nel mondo.


martedì 12 maggio 2009

CARO SIGNOR ESTIVILL...

Sono trascorsi 9 mesi ed è nato finalmente; quello che sembra il punto di arrivo di un lungo percorso come quello della gravidanza è nient’altro che l’inizio di un altro cammino che durerà tutta la vita; quello dell’ essere madre.

Tuo figlio è piccolo, minuscolo direi, e bisognoso di tutto anche i gesti più semplici ed elementari per lui sono sconosciuti; e ti ritrovi a maneggiare un piccolo miracolo di cristallo con tutta la tua inesperienza, la tua paura di non essere all’altezza, il tuo desiderio di essere per lui una madre migliore.

Passa poco, direi pochissimo tempo e inizia ad entrare nel linguaggio di giovani madri e di nonne più che attempate e desiderose di saggi consigli una parola; vizio.

“no, non devi prenderlo su ogni volta che piange, gli dai i vizi”
“no, guarda che sono furbi, lo fanno apposta ma non devi cedere, non comandano loro, così li vizi”.

Cosa sentono le mie orecchie??? Quale assurda convinzione è radicata nelle menti di giovani e meno giovani madri; IL VIZIO????

Tuo figlio il tuo piccolo meraviglioso cucciolo dopo 9 mesi in cui è nato e cresciuto dentro di te, sua madre, non vicino ma un tutt’uno con te vuole, chiede, pretende perché no, il contatto fisico con la persona più importante della sua vita;

ha bisogno di sentire la sua mamma vicino a lui, che non lo ha abbandonato, che anche se non vive più nella sua pancia lei continuerà a proteggerlo a scaldarlo a cullarlo ed amarlo

e tu? hai paura che potrebbe diventare per lui un vizio????

Quante volte noi adulti abbiamo bisogno di una parola di conforto, di una pacca sulla spalla, di un abbraccio, quante volte chiediamo il contatto fisico per confortarci e noi siamo grandi, abbiamo il dono della parola possiamo dire ho bisogno, mi serve, aiutami, ti prego.

Un bambino così piccolo come può dire alla sua mamma “abbracciami ho paura” “perfavore ho bisogno di sapere che non sono solo” “stringimi forte fammi sentire al sicuro” se non chiamandola nell’unico modo che conosce, piangendo.

Ed io dovrei rispettare orari, pause metodi di dubbia valenza e dubbia utilità per cosa? Perchè non venga su viziato? Perché reputi un abbraccio e un bacio cose da deboli?

E’ questo il primo insegnamento che gli darò? Che non bisogna chiedere amore?, che sentirsi al sicuro e amati e protetti sia cosa da perdenti? Che bisogna diventare grandi dopo pochi mesi che si è nati perché altrimenti ci si vizia?

No grazie mio caro signor estivill prenda il suo bellissimo metodo e ne faccia l’uso che preferisce.

Sono orgogliosa di viziare mio figlio di sicurezza, presenza, conforto, amore; queste saranno sicuramente le uniche cose che a lui non mancheranno mai.